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STUDIO TECNICO ALAMPI ING. PAOLO

RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE CHIAVI IN MANO



Classificazione di un intervento edilizio ai fini della detrazione  fiscale 50%
Come capire se un determinato lavoro sul tetto è inquadrabile come manutenzione ordinaria o come altro intervento edilizio e di conseguenza è detraibile o meno?


Vi riporto la definizione di manutenzione ordinaria di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a) del D.P.R. 6 giugno 2001 n.380 (Testo Unico in materia edilizia): interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.
Bisogna fare attenzione all'uso dei termini nella definizione. 

Si parla di interventi sulle finiture e sugli impianti, quindi non su elementi strutturali, cosa che invece va a configurare altri interventi edilizi, come la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione. Quindi sostituendo l'intera copertura con rifacimento di tutta la struttura (ad esempio travi e travetti quando la struttura è in legno o se la struttura è in latero-cemento si tratterà di soletta inclinata), l'intervento non sarà una manutenzione ordinaria, ma ricadrà piuttosto nella manutenzione straordinaria o addirittura nella ristrutturazione qualora il lavoro sia esteso a più parti dell'edificio. 
La sostituzione dell'intera copertura comprensiva di struttura è senza dubbio un intervento detraibile.


Sempre analizzando la definizione di manutenzione ordinaria, per quanto riguarda le finiture si parla di riparazione, rinnovamento, sostituzione. Questi termini non presuppongono cambiamenti sostanziali alle finiture. Le finiture non sono modificate, ma viene eliminato il loro stato di degrado, riportandole ad essere come quando sono state messe in opera inizialmente.

Comprendiamo allora perché quando sul tetto di una singola unità abitativa si sostituiscono tegole danneggiate con altre uguali alle preesistenti si rientra in una manutenzione ordinaria e la spesa non è detraibile. Lo stesso vale se si rinnovano cornicioni deteriorati o se si sostituiscono guaine logore.


Tutto cambia quando, oltre al rinnovamento e alla sostituzione, si introducono modifiche che riguardino i materiali o le forme. Apportando un cambiamento non si ricade più in una manutenzione ordinaria e l'Agenzia delle Entrate riconosce questi cambiamenti come valida giustificazione per la detraibilità. Quindi, se sostituisco le tegole con altre di materiale e/o forma diversi dai preesistenti, potrò beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie. Un esempio molto banale è la sostituzione di coppi in laterizio con tegole di cemento al fine di prevenire la rottura degli elementi in occasione di grandinate.

La detrazione sarà possibile anche in occasione del rifacimento di cornicioni con caratteristiche diverse dalle preesistenti o del rifacimento delle lattonerie apportando modifiche alla modalità di scolo delle acque.